FINE SETTIMANA DI ESCURSIONI A PIEDI APERTO A PERSONE CON DISABILITA VISIVE
APPENNINO PIACENTINO (PC)
Per l’ultimo weekend di aprile, nel cuore pulsante della primavera, abbiamo in programma due bellissime escursioni a piedi nell’Appennino Piacentino, una zona poco conosciuta e frequentata della porzione appenninica emiliana, e per questo rimasta ancora particolarmente autentica e fuori dai flussi turistici principali.
Il Piacentino difatti, porzione nord orientale dell’Appennino Ligure, è da sempre un territorio di confine, e ancora oggi, le genti che abitano gli ameni borghi racchiusi tra i suoi boschi e le sue valli, sono portatrici di un’originale identità culturale, che mescola tra di loro tratti emiliani, liguri, piemontesi e lombardi. Questa curiosa convivenza di caratteri intraregionali si ritrova un po’ in tutti gli usi e costumi della zona, dalle parlate dialettali alla musica tradizionale, fino alle tipicità gastronomiche. Nostro punto di riferimento sarà l’Albergo ristorante dei cacciatori, sito nella località di Mareto, frazione del Comune di Farini ad oltre 950 m di altitudine.
Questa zona, a cavallo tra le valli del Nure e del Trebbia, è attraversata dalla Via degli Abati, cammino storico che congiunge Pavia a Pontremoli, passando per Bobbio e attraversando l’Appennino Piacentino.
Durante entrambe le escursioni saremo accompagnati dalla guida ambientale escursionistica Annalisa Guaraldo, esperta conoscitrice di queste montagne e appartenente all’associazione Calcaterra.
Il sabato effettueremo un’affascinante escursione che, attraverso strade forestali e sentieri immersi tra i boschi, ci porterà, partendo dall’albergo, a conquistare la cima del Monte Aserei, che deve il suo nome all’antica presenza di boschi di aceri lungo le sue pendici. Questo rilievo, che con i suoi 1432 m di altitudine domina l’area e le valli circostanti, è caratterizzato dalla sua bella pineta di sommità, attorniata da Verdi Pascoli nei quali dovremmo trovare, vista la stagione, una meravigliosa fioritura di genzianella, crochi e orchidee selvatiche. In passato questa montagna era del tutto priva di copertura boschiva nella sua parte sommitale, e per questo era sfruttata dai pellegrini per orientarsi meglio nel lungo cammino verso Roma.
La domenica invece, dopo un piccolo spostamento in auto dall’albergo, andremo alla scoperta della zona adiacente Poggio Alto e Monte Capra, più impervia e caratterizzata dagli ariosi e panoramici crinali. Dal suo celebre e lungo crinale roccioso difatti si godono meravigliose viste sulla Val trebbia e la Val Perino, fino a poter vedere distintamente, nelle giornate più limpide, anche le Alpi. La morfologia della zona è fortemente condizionata dal fatto che, in questa specifica area, durante l’ultima era glaciale i ghiacciai si spingevano particolarmente vicini alla pianura. Il loro antico passaggio è testimoniato dalla presenza, ancora oggi, di numerose zone umide di grande pregio.
Come sempre il fine settimana sarà inclusivo, vale a dire reso accessibile anche alle persone con disabilità visiva, che potranno contare, se ne avranno bisogno, sull’aiuto degli altri partecipanti. Questi ultimi, a loro volta, avranno l’opportunità di fare un’esperienza diversa dal solito.
Per info e prenotazioni mettersi in contatto con Davide al +393273280484
con il sostegno e la collaborazione di
